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PATOLOGIA ONCOLOGICA E AGOPUNTURA
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Questa disciplina della Medicina Tradizionale Cinese, può alleviare i sintomi della patologia e gli effetti collaterali delle cure tradizionali senza il rischio di interazioni e migliorando l’aderenza ai trattamenti.

Migliore gestione dei sintomi

Dolori addominali, osteomuscolari, nausea, stanchezza, affaticamento, ansia, insonnia… sono i sintomi più frequenti in presenza di malattie oncologiche. L’Agopuntura è una ­ disciplina riconosciuta dai massimi enti mondiali come l’OMS e la FDA (Organizzazione Mondiale della Sanità – Food and Drug Administration) che agisce attraverso la stimolazione di punti specifici della superficie cutanea con sottilissimi aghi metallici. Terapia dolce a fianco delle terapie tradizionali, rende il percorso terapeutico del paziente meno faticoso affrontando le diverse problematiche fisiche e psicologiche, aiutando il mantenimento o il rapido recupero di un buon equilibrio.

Migliore la qualità di vita del paziente

Il ruolo principale di questa disciplina, è quello di migliorare la qualità di vita del paziente e di ottenere una miglior gestione dei sintomi nel corso delle varie fasi della malattia oncologica. L’Agopuntura – secondo numerose pubblicazioni scientifiche – dimostra i suoi effetti benefici anche nel contrastare gli effetti collaterali delle terapie oncologiche, dalla chemioterapia alla terapia ormonale somministrata nel caso di tumori ormono-sensibili come quello al seno, all’ovaio e all’endometrio, rendendo più sostenibile la terapia.

Terapia integrata

Va comunque specificato che parliamo di una “terapia integrata” che serve a trattare i disturbi legati alla patologia, non a curare la malattia stessa. L’Agopuntura rappresenta uno strumento in più in particolare per le pazienti in cura per neoplasie femminili, la cui durata della chemioterapia può variare dalle poche settimane a mesi interi, durante i quali, anche in base alla tipologia di medicinali impiegati, gli effetti collaterali costituiscono una dolorosa costante giornaliera.

“Le terapie oncologiche – commenta la Dottoressa Antonella Memmo, Medico Chirurgo a Milano Specialista in Anestesia e Rianimazione Agopuntore – possono avere effetti collaterali, più o meno intensi determinati dalle cure, con cui i pazienti si trovano a convivere durante il loro percorso di cure. Studi disponibili in letteratura, dimostrano che l’Agopuntura in ambito oncologico risulta essere utile per contrastare la nausea, l’astenia e il vomito indotti dai farmaci chemioterapici, così come può dare sollievo del dolore da neuropatie periferiche (i dolori delle terminazioni nervose),da interventi chirurgici e dei sintomi vasomotori come le vampate di calore. Si tratta di una terapia personalizzata che si “costruisce” da un’analisi degli aspetti patologici e fisiologici individuali, per selezionare gli agopunti utili per curare il quadro di disturbi del soggetto e che vengono lasciati nella sede di infissione per 20-40 minuti.  Questa metodica è utile anche per ridurre stanchezza, l’affaticamento post chemioterapia e alleviare ansia e insonnia. Attenuare i problemi legati al trattamento significa spesso migliorare l’aderenza alla terapia oncologica con lo scopo di realizzare un effetto sinergico.

Dottoressa Antonella Memmo, perché l’Agopuntura può alleviare i sintomi  legati alle terapie oncologiche?

Questa tecnica può essere di aiuto anche per i suoi vantaggi in termini di sicurezza e di non interazione con altre terapie, dal momento che è una medicina che non si basa su meccanismi biochimici, poiché gli aghi sono inerti e privi di principi attivi. Questo è un vantaggio soprattutto nel caso di pazienti che seguono trattamenti polifarmacologici. Alleviando alcuni disturbi ed effetti collaterali di chemioterapia, immunoterapia o terapia ormonale, l’Agopuntura consente al paziente di proseguire il trattamento farmacologico, migliorando l’aderenza alla terapia oncologica vera e propria, che è quella che cura e può salvare la vita.

Come si effettua l’Agopuntura? Come agisce e come si svolgono i trattamenti? Quanto dura una seduta?

L’Agopuntura – che ha una storia ultra millenaria –  consiste nell’inserzione di aghi metallici sterili molto sottili in determinati punti del corpo chiamati agopunti. La metodica agisce mediante la stimolazione puntoria dell’ago che scatena un insieme di reazioni su tutto l’organismo sia a livello locale che a distanza. L’ago viene inserito con una particolare tecnica manuale tale da provocare il minor dolore possibile al paziente. Il numero di aghi, la loro sede e la profondità̀ di puntura dipendono dalla patologia trattata e dalla sensibilità̀ di ciascun paziente.  Il numero di sedute dipende dalla situazione dell’individuo e ha una durata media di circa 20-30 minuti. Priva di controindicazioni e di effetti collaterali, questa disciplina non prevede l’assunzione di farmaci e si può fare a qualsiasi età. Come già riferito, va ricordato che si tratta di una medicina integrata quale metodica efficace. Così come l’Omeopatia, anche l’Agopuntura può essere praticata solo da medici professionisti (iscritti all’ordine di competenza), poiché ritenuta una tecnica medica a tutti gli effetti.

L’Agopuntura, dove può ancora agire per contrastare i sintomi indotti dai farmaci chemioterapici e dalla radioterapia?

L’Agopuntura, ha un ampio spettro di applicazione. Oltre a contrastare gli effetti negativi delle terapie oncologiche, aiuta – come accennato – i pazienti  ad avere un valido sostegno nella gestione dello stress e dell’ansia che comprensibilmente accompagna il loro percorso terapeutico aiutando il mantenimento o il più rapido recupero di un buon equilibrio. E’ scientificamente dimostrato come la stimolazione di alcuni punti di agopuntura specifici consenta di rilassare il sistema nervoso grazie a una diminuzione dell’adrenalina (ormone dello stress) e a un incremento delle endorfine (analgesici naturali).

In generale, quali sono i vantaggi di un trattamento di Agopuntura anche dal punto di vista psicologico?

Tra i suoi vantaggi – come abbiamo riferito – la pressoché completa assenza di effetti collaterali o di rischi. Nel caso delle donne che si sottopongono a cure chemioterapiche, anche se il trattamento non viene iniziato in stretta concomitanza con l’inizio della terapia antitumorale è comunque in grado di svolgere un’azione positiva e terapeutica sia sui sintomi collaterali, che si sviluppano nel tempo, sia sulla qualità di vita. Nel corso della sedute la maggior parte dei pazienti avverte un intensa sensazione di benessere e rilassamento. L’Agopuntura aiuta ad affrontare meglio una situazione difficile sul piano psicologico e a ritrovare l’equilibrio psicofisico. Ci sono dei vantaggi anche dal punto di vista circolatorio. L’utilizzo di questa pratica, spesso in associazione a fitoterapia, può essere utile in caso di difficoltà digestive e assenza di appetito consentendo in tempi più rapidi il ripristino di un’alimentazione corretta e variata. La stimolazione di specifici punti di agopuntura, anche con auto-massaggio, favorisce il mantenimento o il ripristino di una equilibrata funzionalità intestinale. I pazienti oncologici che affiancano trattamenti di agopuntura ricevono un sostegno importante nella gestione dello stress e dell’ansia che li accompagna. E’ scientificamente dimostrato come la stimolazione di alcuni punti specifici consente di rilassare il sistema nervoso grazie ad una diminuzione dell’adrenalina (ormone dello stress) ed un incremento delle endorfine (analgesici naturali).

Dottoressa Memmo, desidera aggiungere ancora qualcosa sull’Agopuntura?

Questa medicina complementare aumenta l’attività delle cellule “Natural Killer”, favorisce la digestione, migliora la qualità del sonno, aumenta l’energia e favorisce il mantenimento di un sistema immunitario sano.

Info: Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano, Specialista in Anestesia e Rianimazione, Agopuntore  – memmo.anto@gmail.com

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Stefania Bortolotti
Milanese, giornalista, con una lunga presenza sulle pagine di Selezione dal Reader's Digest, dove ha scritto di salute come argomento principale. Tema questo che l'ha sempre interessata e appassionata e che segue tuttora per diverse testate. Tra le sue passioni? I viaggi e, quando non scrive e non insegue personaggi da intervistare, si regala piacevoli soste a Santa Margherita, il mare che ha nel cuore.
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