THE ICE ROAD, L’UOMO DEI GHIACCI: un film Jonathan Hensleigh con LIAM NEESON
e Laurence Fishburne, Ray McKinnon, Marcus Thomas, Benjamin Walker e Amber Midthunder
(USA – 2021 – 1h 49 min)
In una miniera di diamanti nel nord del Canada che opera sotto la continua minaccia del gas metano combustibile, una scintilla si accende all’improvviso causando un’esplosione e lasciando un gruppo di minatori (tra cui HOLT McCALLANY e MARTIN SENSMEIR) intrappolati sottoterra con solo trentasei ore di ossigeno di riserva.
Il veterano delle strade ghiacciate Mike McCann (LIAM NEESON) insieme al fratello minore Gurty (MARCUS THOMAS), un meccanico di talento colpito da afasia a causa di un infortunio di guerra, si uniscono a una squadra frettolosamente assemblata di abili piloti di strada sul ghiaccio (LAURENCE FISHBURNE e AMBER MIDTHUNDER) che si imbarcano in una pericolosa missione di salvataggio. Il loro compito è di guidare attraverso un oceano di ghiaccio sottile un camion a diciotto ruote per consegnare le teste di pozzo di perforazione salvavita alla miniera prima che l’ossigeno si esaurisca, lasciando i minatori intrappolati senza scampo.
All’insaputa della squadra, gli operatori della miniera infiltrano un assassino (BENJAMIN WALKER) tra i soccorritori al fine di sabotare la missione e impedire ai minatori di fuggire e rivelare al mondo la verità: ovvero che la società aveva a lungo cospirato per lasciare che la miniera funzionasse in modo non sicuro per aumentare i profitti, ignorando intenzionalmente i livelli letali di metano presenti e causando così direttamente la catastrofica esplosione. Mike e la squadra devono superare imprevisti e avversità: motori in panne, il ghiaccio che si sgretola, violente onde di pressione, esplosioni mortali, interi camion che precipitano nell’acqua scura e ghiacciata, scarsa visibilità, una valanga e la morte del loro leader operativo.
Il tutto culmina in un’epica resa dei conti tra Mike e l’assassino, che cerca di seppellirli tutti sul fondo del lago Winnipeg.
“Jonathan aveva sempre voluto realizzare un progetto ispirato a Vite Vendute su un gruppo di ragazzi che devono superare una montagna con un camion pieno di nitroglicerina, ovviamente qualsiasi mossa sbagliata che fanno sarebbe la loro fine. Era anche interessato a fare qualcosa come Uomini e Topi, che avesse tra i protagonisti un personaggio con bisogni speciali, e così abbiamo inventato L’UOMO DEI GHIACCI – THE ICE ROAD, un progetto originale basato su queste due idee e da questo siamo andati a sviluppare una sceneggiatura del tutto nuova”, afferma Rosenblatt.
Già decenni fa, Jonathan Hensleigh iniziò a dare forma per la prima volta all’idea: “Fin da quando ero un giovane fan del cinema, ero interessato a un film francese di Henri-Georges Clouzot intitolato Vite Vendute. L’ho visto in televisione quando avevo circa dieci anni, parla di una banda di perdenti che vengono assunti per trasportare nitroglicerina attraverso una catena montuosa. Da allora sono ossessionato da questo film. È stato successivamente rifatto anche da William Friedkin nel 1980 con il titolo Il Salario della Paura. Anche Friedkin, che negli anni ho avuto modo di conoscere, era ossessionato da questo film”.
“L’idea di un gruppo di colletti blu male assortiti che devono fare un viaggio insieme – un viaggio così pericoloso che nessuno senza motivazioni adeguate lo farebbe mai – mi ha sempre affascinato. Volevo realizzare un film che mischiasse Uomini e Topi e Vite Vendute. Beh, il mio è stato un viaggio lungo 48 anni”, afferma Hensleigh.
Anche al produttore Al Corley è piaciuto il fatto che l’ispirazione provenisse da Vite Vendute: “Non volevamo farne una copia, ma qualcosa ad esso fortemente ispirato. Ci piaceva il mondo di questi ragazzi duri, viscerali, e pensavamo che una strada di ghiaccio sarebbe stata un buon ambiente per un film d’azione in quanto è quasi come se fosse un altro mondo”.
Era anche importante creare relazioni forti nella storia, dice Corley: “Il pubblico è attratto da personaggi memorabili, che si tratti di un film d’azione, di un thriller o di un film drammatico. Un film è fatto anche dai momenti non detti, ciò che avviene tra il dialogo e le azioni. I più grandi film sono caratterizzati dal fatto che possiamo metterci nei panni dei protagonisti, e facciamo il tifo per loro affinché accadano cose buone a queste persone comuni”.
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“In L’UOMO DEI GHIACCI – THE ICE ROAD, è protagonista un uomo che sta facendo del suo meglio per prendersi cura di suo fratello, un uomo che ha messo la sua vita in stand-by per suo fratello, e che finalmente ottiene una pausa. Questo è ciò che distingue L’UOMO DEI GHIACCI – THE ICE ROAD dall’essere solo la sgtoria di un camion che corre su lastre di ghiaccio o intorno a una montagna. Questo è ciò che rende questo film un po’ diverso, e penso che le persone saranno d’accordo con questo e lo gradiranno”, dice Corley.
IL CAST
Per quanto riguarda chi avrebbe dovuto interpretare il protagonista, i registi hanno puntato fin da subito al meglio in circolazione: “Liam Neeson è stata la nostra prima scelta, si adatta perfettamente al disegno che avevamo in mente. Interpreta molto bene gli uomini della classe operaia. È un tipo da film d’azione e un bravo attore, ed è raro essere in grado di fare entrambe le cose. Ci avrebbe aiutato a fare un film che la gente avrebbe voluto vedere”.
“C’è un elemento particolare nel film, ovvero il fatto che il protagonista ha un fratello affetto da una forma di afasia – un disturbo che rende difficile esprimersi. Questo comporta una certa relazione tra i personaggi, un’integrità del personaggio che va più in profondità rispetto a un tipico film d’azione. Penso che questo elemento della sceneggiatura sia ciò che potrebbe attirare l’attenzione sul dramma emotivo viscerale insito nel personaggio”, afferma Corley.
Jonathan Hensleigh afferma che è il sogno di ogni regista avere un attore come Neeson in un ruolo come questo: “Ci sono pochi uomini di spicco nel cinema americano che sono in grado di fare quello che fa Liam – molti possono interpretare film d’azione, ma solo pochi hanno la levatura necessaria per farlo. Liam ha entrambe le cose: un’enorme statura e levatura, ed è in grado di portare tutto questo anche in pellicole più commerciali come i film d’azione. È qualcosa di abbastanza unico. Potevo solo sperare in qualcuno iconico come Liam”.
Liam Neeson è stato attratto dal personaggio che avrebbe dovuto impersonare: “Faccio la parte di Mike McCann e ho un fratello di nome Gurty, interpretato da Marcus Thomas. Siamo autisti di camion a noleggio. Mike è un tipo diretto e laborioso, ha un atteggiamento da colletto blu. Prova orgoglio verso il suo lavoro alla guida di questi enormi camion e si prende cura del fratello, che ha prestato servizio in Iraq e soffre di afasia. È un ragazzo come tanti, ma quando pronuncia frasi, è tutto molto confuso. Quindi, devo in qualche modo interpretare per lui. Sono attratto dalle storie che fanno emergere qualcosa dello spirito umano, quando parlano di uomini e donne che si trovano in situazioni intensamente pericolose. Ho pensato che la sceneggiatura fosse davvero avvincente, ad essere onesti. Sapevo che ci sarebbero state un sacco di cose da fare, imparare a guidare un camion a 18 ruote e cose del genere. Fa tutto parte della preparazione”.
Continua Liam “Ammiro questi ragazzi che guidano questi enormi camion, mi chiedo come possano gestirli. Li vedo a New York, dove vivo, e penso tra me e me: ‘Come hanno fatto a far svoltare l’angolo a quell’enorme camion senza urtare contro una macchina?’ Sono sempre stato incuriosito da quei ragazzi e dalla loro esperienza, quindi è stato interessante imparare come lo fanno il loro lavoro. Sono uscito un paio di volte con uno dei piloti. Ero un passeggero, lo stavo solo guardando, e lui stava guidando questa cosa. Immaginavo che sarebbe stato teso, le sue mani che giravano il volante e il cambio, ma era come un balletto. Era solo delicato e aveva un tocco molto leggero, e questa enorme macchina rispondeva perfettamente a questa delicatezza. Questa è stata la prima cosa che mi ha colpito. Mentre sul retro si può anche dormire. Voglio dire, sono alto 1,80 e posso starci comodamente. Sono stato in appartamenti ben più piccoli a New York.”
Dice ancora Neeson “Gurty è mio fratello, un veterano che ha prestato servizio in Iraq. Ha ricevuto un proiettile in testa da un cecchino, e i chirurghi non hanno potuto togliere il proiettile, hanno pensato che sarebbe stato troppo pericoloso. Di conseguenza, ora soffre di afasia. Io sono l’unico che può capire quello che sta dicendo. E’ un meccanico davvero brillante, ma non gli piace prendere ordini. Quindi a volte questo porta qualche attrito nelle nostre vite, ma io mi prendo cura di lui e allo stesso modo lui si prende cura di me. Non ho mai avuto fratelli, ho tre sorelle, quindi è bello interpretare qualcuno che ha un fratello che si prende davvero cura di te”.
Per quanto riguarda chi avrebbe interpretato Gurty, è stata una decisione ovvia, racconta Al Corley: “Abbiamo già lavorato con Marcus Thomas e anche Jonathan aveva lavorato a quel film. Quindi conosceva già Marcus e il suo lavoro. Quando abbiamo deciso che il personaggio avrebbe sofferto di afasia, Jonathan aveva in mente Marcus fin dall’inizio. Il personaggio lo scrisse per Marcus. Non abbiamo guardato altri attori. Marcus è davvero bravo, gli piace interpretare diversi tipi di persone e creare un intero personaggio da zero. Questa è la sua forza. Penso che sia per questo che Jonathan ha scritto la parte esplicitamente per lui”.
A proposito della scelta di Gurty, Jonathan Hensleigh dice: “Marcus è un attore che mi ricordavo dalla produzione precedente, ricordavo quanto fosse bravo fisicamente – almeno la metà del ruolo di Gurty avrebbe dovuto essere molto fisico. Ho incontrato Marcus per lavorare con me a Santa Monica e dopo il secondo giorno ho detto ai produttori: ‘Ho il mio Gurty’. È migliorato sempre di più. Anche se non assomiglia a Liam Neeson, potrebbe essere suo fratello”.
“Di Uomini e Topi mi è piaciuta la dinamica di due fratelli che devono prendersi cura l’uno dell’altro. Lo trovo commovente. Come drammaturgo, mi piace cercare angoli di un’esperienza umana universale. Ho girato con persone con diversi tipi di menomazioni e ho studiato molti video di malati di afasia, scoprendo che tra i più comuni ci sono le persone che sono sopravvissute agli ictus. Sei molto attivo verbalmente, ma la connessione tra cervello e bocca è tale che pensi di dire qualcosa con un senso, ma ciò che dici non ha senso per l’ascoltatore. Ti rovina la vita”.
Hensleigh e Thomas andarono a incontrare a Wernicke un gruppo di malati di afasia, e questo ci ha aiutato a capire meglio le esperienze che essi attraversano. Dice Marcus Thomas: “Era fondamentale incontrare una rappresentanza dei 2 milioni di persone affette da afasia, capire come stanno, ascoltare le loro preoccupazioni e osservare come affrontano la vita di tutti i giorni. È stata un’esperienza preziosa vedere come si manifesta questa condizione. Si sente spesso parlare di persone che hanno avuto un ictus e non sono più in grado di parlare. O che restano paralizzati. Ho incontrato alcune persone, e ho avuto familiari e amici colpiti da un ictus. Ma mai nessuno con questo particolare problema”.
È il rapporto tra Mike e Gurty ad essere al centro di L’UOMO DEI GHIACCI – THE ICE ROAD, afferma Marcus: “Ha a che fare con i due fratelli. Il più vecchio deve prendersi cura del più giovane, e ci sono difficoltà e complicazioni in questo. Ciò che mi ha coinvolto è che questi due fratelli devono sopravvivere. Sono camionisti e non hanno molti mezzi, inoltre Il fratello minore soffre di afasia, quando finalmente si presenta un’opportunità per migliorare sé stessi e la loro condizione. Il ruolo di Gurty è stato impegnativo e mi ha spaventato a morte all’inizio, perché devi unire vita e sciocchezze mentre mostri l’affetto fraterno e la lotta per la sopravvivenza. Quando qualcosa ti spaventa così, come attore, beh è lì che vuoi essere, è quello il limite in cui ti chiedi se puoi farcela oppure no. Sono molto grato per questa opportunità e spero si veda che ho dato il massimo”.
Mike e Gurty sarebbero stati accompagnati sulla strada di ghiaccio da altri due piloti di camion di grandi dimensioni, dice Al Corley: “Volevamo un attore nativo americano, e Amber Midthunder era la persona che stavamo cercando. Anche se è un po’ più giovane rispetto all’età del suo personaggio, ciò che ci ha sorpreso è stata la sua apertura e purezza – ma sa farsi rispettare, non si fa comandare. Ha il fuoco in lei, emana un senso di urgenza misto a una certa vulnerabilità emotiva”.
Jonathan Hensleigh racconta così di Amber Midthunder: “Il casting per ruolo di Tantoo è stata la parte più difficile, abbiamo visto molte attrici. La coerenza, la professionalità e la capacità di Amber di rimanere nel momento e nel personaggio la distinguono dalle altre. Ha la forza dell’acciaio dentro. E una grande voglia di provare e mettersi in gioco. Si lascia coinvolgere totalmente e non viene ma meno all’ impegno preso. Avevo bisogno di qualcuno che avesse una certa vulnerabilità emotiva, ma che la nascondesse sotto una dura corazza d’acciaio. Amber lo fa molto bene”.
Per Midthunder i tratti principali del film erano due: “La storia e l’azione. L’elemento fondamentale era rendere le persone interessanti e mostrarlo attraverso ciò che devono fare. Il mio personaggio è Tantoo. È dura. È forte. È indipendente. È giovane. Ma è stata da sola per molto tempo con accanto solo suo fratello Cody – che lavora nella miniera di diamanti – ed è cresciuta dovendo lottare per sé stessa. Ha alcune abilità uniche che la distinguono dalle altre donne della sua età. È davvero un’ottima pilota. E sì, è una combattente. Mi piace. Ha una quiete che io non ho, una quiete che è proprio come la pace, ma allo stesso tempo conosce cosa significa lottare. Ho visto molte persone che hanno questa attitudine, e il personaggio che Jonathan e io abbiamo usato come esempio a cui ispirarci è stato Buffy Sainte-Marie. Un’ispirazione infinita perché Buffy era un essere umano così straordinario, una persona meravigliosa e una figura incredibile nella storia. Ho amato Buffy per tutta la vita e il Movimento indiano americano è una parte importante delle mie origini e della mia storia familiare”.
Il terzo pilota è stata una sorpresa inaspettata, che Al Corley ha accolto affermando: “Laurence Fishburne è uno dei grandi attori del mondo, un uomo che ha vinto un Tony e un Emmy. È straordinario. Eravamo in riunione con un agente per parlare di altro, lui sapeva del progetto e ha suggerito ‘E perché non Laurence Fishburne?’ e io dissi: ‘Wow!’ Non ci avevo mai pensato prima. Se un attore come Laurence Fishburne si propone, il mio consiglio a qualsiasi produttore là fuori è semplicemente dire di sì”.
Dice Laurence Fishburne: “Ho pensato che fosse piuttosto interessante. Mi sono imbattuto nello show Ice Road Truckers un paio di volte e ho pensato: ‘Urca è pericoloso. Ma è un po’ sexy”. Così, quando l’ho letto ho pensato che sarebbe stato divertente. Volevo essere coinvolto principalmente perché mi avrebbe dato la possibilità di lavorare con Liam Neeson che conosco da molto tempo, ma non abbiamo mai avuto l’opportunità di lavorare insieme. Così, ho colto al volo l’opportunità di poter fare qualcosa con lui. Interpreto Jim Goldenrod che è il proprietario di questa attività di autotrasporti chiamata Trappers. Sono quello che riceve la chiamata e deve trovare degli autisti per trasportare l’attrezzatura che deve essere portata nel luogo dove i minatori sono intrappolati. Quindi, siamo io e Liam, suo fratello e un altro autista che dovremmo consegnare questa attrezzatura in modo che si possano riuscire a salvare questi minatori. Il mio personaggio è un ragazzo originario degli Stati Uniti, una volta trasferitosi in Canada ha avviato la propria attività. È molto rispettato nella comunità degli autotrasportatori ed è un punto riferimento quando non riescono a trovare nessun altro disponibile. Un tipo diretto e senza fronzoli”.
Il nome della società di autotrasporti, Trappers, è un altro piccolo pezzo di realismo nel film, dice Bart Rosenblatt: “Nel film c’è una grande scena in cui Liam Neeson va in questa impresa di trasporti su strade ghiacciate per cercare di salvare i minatori, e la scena si svolge in un vero impianto di autotrasporti. Abbiamo trovato una struttura a Winnipeg così sofisticata e con così tanti camion diversi che ha davvero aggiunto molto valore alla produzione. Si chiama Trappers, abbiamo girato lì per un paio di giorni e alla fine abbiamo usato il nome nel film. Tutti i nostri camion hanno uno stencil “Trappers”, ed è una vera e propria azienda di autotrasporti reale.”
Al di fuori della storia dell’autotrasporto su strade di ghiaccio, c’è una trama completamente diversa e ugualmente avvincente che si svolge nel film, dice Al Corley: “C’è un’intera storia B in corso con i minatori – un film all’interno del film. Conosco Matt McCoy, così ho fatto la telefonata perché interpretasse uno dei personaggi della miniera, e lui ha accettato”.
Dice Matt McCoy: “Il mio personaggio è George Sickle, direttore generale della miniera e – senza svelare troppo – George ha un’agenda diversa da quella delle altre persone. Penso che sia questo che crea tensione nella sceneggiatura dal mio punto di vista tra il mio personaggio e la trama. Ognuno è lì per qualcosa di diverso, e io stesso sono in combutta con un ragazzo della miniera. Come ho detto, abbiamo un’agenda diversa.”
Intrappolato nella miniera c’è Martin Sensmeier, che interpreta un minatore e fratello del personaggio di Amber. Dice Al Corley: “Conoscevo il lavoro di Martin dai tempi di Wind River e anche il direttore del casting di Los Angeles lo conosceva molto bene. Lo abbiamo incontrato e non ha nemmeno dovuto leggere la parte. Era perfetto e siamo davvero fortunati ad averlo avuto con noi”.
Martin Sensmeier è felice di aver potuto lavorare con un membro del cast che già conosceva: “È stato bello lavorare con Amber perché è un’attrice straordinaria e la conosco da un po’ di tempo. Ho già lavorato con suo padre. Interpreto suo fratello, Cody. Sono un minatore delle Prime Nazioni, lavoro nella miniera quando restiamo intrappolati lì dentro e ci troviamo davanti ad alcune decisioni difficili. Quindi Cody vive momenti di conflitto e questo rendo il ruolo interessante. Siamo fratello e sorella e lei è una camionista, quindi è in missione per salvarmi dalla miniera crollata”.
“Quello che mi piace davvero di Cody è che posso rappresentare un personaggio che ha molta familiarità con gli amici che ho nella vita reale. Ho molti amici che lavorano nelle miniere in Alaska e conosco persone con cui sono cresciuto che lavorano nella pesca o nell’edilizia o nel campo petrolifero o ancora nell’estrazione mineraria. Tutta gente piuttosto robusta. È bello poter interpretare un ruolo che ai miei amici piacerà molto”.
A lavorare per la stessa compagnia mineraria di Cody c’è Lampard, interpretato da Holt McCallany: “Interpreto Rene Lampard, improvvisamente c’è un incidente e un certo numero di minatori – 26 di noi per l’esattezza – restano intrappolati. Questo mi ha ricordato l’incidente minerario avvenuto in Cile e che ha coinvolto 33 ragazzi rimasti intrappolati sottoterra per molti giorni e che ha catturato l’attenzione mondiale”.
“Ricordo di essere stato affascinato dalla difficile situazione vissuta da questi uomini e quanto tutti nel mondo fossero sollevati e felici alla notizia che erano stati salvati. E’ una di quelle cose che trascendono i confini nazionali, una storia umana a cui tutti possono relazionarsi. Quindi mi è tornato in mente quando ho letto la sceneggiatura e ho pensato che fosse una situazione intrinsecamente drammatica”.
“Il personaggio di Cody e il mio personaggio diventano buoni amici nel film e ci sosteniamo a vicenda mentre siamo intrappolati nella miniera e ci ergiamo a difensori dei minatori feriti che sono davvero in pessime condizioni”, dice McCallany.
Per il produttore Al Corley, una delle parti più difficili del casting è stata scegliere a chi affidare il personaggio di Varnay: “Si trasforma da bravo ragazzo in cattivo ragazzo, e sapevamo di aver bisogno di un attore davvero bravo capace di mascherare questo fin dall’inizio. Non volevamo ingaggiare un attore che è solito interpretare cattivi, perché nel momento in cui lo vedi, penseresti: Oh, quel ragazzo sarà un cattivo”. “Benjamin Walker è un attore teatrale straordinario, ce l’avrebbe fatta. Avevamo anche bisogno di qualcuno alto come Liam per le sequenze di combattimento e altre scene”, dice Al.
IL CAST ARCAST ARTISTICO
LIAM NEESON nel ruolo di Mike
Liam Neeson è un attore riconosciuto a livello internazionale per il suo lavoro in più di 70 film tra cui Schindler’s List, Michael Collins, Kinsey, The Grey, la trilogia di successo Taken, Star Wars: Episodio 1 – La minaccia fantasma, Batman Begins, Love Actually e Gangs of New York. Nel corso della sua carriera, i film di Neeson hanno incassato oltre 7 miliardi di dollari in tutto il mondo. L’attore è ambasciatore dell’UNICEF e orgoglioso padre di due figli.
LAURENCE J. FISHBURNE III nel ruolo di Goldenrod
Laurence J. Fishburne III ha realizzato un impressionante numero di lavori come attore, produttore e regista. La recitazione versatile di Fishburne gli ha valso premi in teatro, cinema e televisione. Nel 1992, Fishburne ha vinto un Tony Award per la sua interpretazione di Sterling Johnson in Two Trains Running di August Wilson. Ha vinto il suo primo Emmy Award nel 1993 per l’episodio “The Box” di Tribeca e il secondo per il suo one-man show Thurgood nel 1997. Nel 1993, Laurence ha anche ricevuto una nomination all’Oscar come miglior attore per il biopic di Tina Turner, What’s Love Got to Do with It.
Laurence è anche noto per il ruolo di Morfeo nella trilogia di Matrix dei fratelli Wachowksi, tra i suoi numerosi crediti cinematografici troviamo: Boyz ‘n the Hooddel, A Rumor of War, Il Colore Viola, In cerca di Bobby Fischer, Higher Learning, Mystic River e classici cult come Deep Cover e King of New York. Nel 2000, Fishburne ha fondato la Cinema Gypsy Productions con la sua manager di lunga data e partner di produzione, Helen Sugland. Insieme hanno prodotto numerosi progetti per il cinema e la tv e ricevuto numerosi premi. Attualmente producono la serie di successo Black-ish in cui Mr. Fishburne recita al fianco di Anthony Anderson e Tracee Ellis Ross. Il loro prossimo sforzo è Marvel’s Moon Girl e Devil Dinosaur, una serie animata basata sulla popolare serie di fumetti, in fase di sviluppo per Disney Channels Worldwide. Fishburne è stato visto l’ultima volta in Running with the Devil, attesissimo adattamento targato Annapurna di Where’d You Go, in Bernadette e nel film di Quibi nel capitolo #FreeRayshawn. Successivamente, Fishburne è stato visto a Broadway al fianco di Sam Rockwell e Darren Criss in American Buffalo. Sarà anche in The Autobiography of Malcolm X.
MARCUS THOMAS nel ruolo di Gurty
Fluente in cinque lingue, Marcus Thomas ha frequentato l’Occidental College. Lì si è laureato in Scienze Politiche e Arte. Dopo la laurea ha lasciato la California per New York City e ha studiato recitazione al Lee Strasberg Institute. È apparso in produzioni come Private Wars, Babes & Babese Jump I’ll Catch You. La sua prima apparizione sullo schermo è arrivata con il thriller Palmetto diretto dal premio Oscar Volker Schlondorff, interpretato da Woody Harrelson, Elisabeth Shue e Gina Gershon, dove ha fatto la conoscenza dei produttori Al Corley, Bart Rosenblatt ed Eugene Musso di Neverland Films (ora ribattezzata Code Entertainment), distribuito da Castle Rock Entertainment.
Nel 1999, Thomas si è unito al cast del film Drowning Mona, diretto da Nick Gomez, con Danny De Vito, Bette Midler, Jamie Lee Curtis e Neve Campbell. Successivamente ha lavorato a GRIPSHOLM, diretto dal premio Oscar Xavier Koller, con Ulrich Noethen,Heike Makatsch e Jasmin Tabatabai. Ha poi interpretato il protagonista maschile nel film Cowboy Up, diretto da Xavier Koller e con Kiefer Sutherland, Daryl Hannah, Molly Ringwald e il candidato all’Oscar Pete Postlethwaite. Ha poi recitato nella commedia Scorched, diretta da Gavin Grazer e con Woody Harrelson, Alicia Silverstone, Rachael Leigh Cook e John Cleese. Ha lavorato in NOEL di Chazz Palminteri e interpretato da Susan Sarandon, Penelope Cruz, Paul Walker e Alan Arkin. Ha anche recitato in Bigger Than the Sky di Al Corley e interpretato da John Corbett, Amy Smart, Sean Astin & Patty Duke. Ha fatto parte del cast di Edmond di David Mamet. Ha anche recitato in The Gravedancers, diretto da Mike Mendez e in You Kill Me, diretto da John Dahl. Più recentemente, ha fatto parte del cast di Kill the Irishman, diretto da Jonathan Hensleigh. Nel 2014, Thomas è apparso in The Forger, diretto da Philip Martin.
AMBER MIDTHUNDER nel ruolo di Tantoo
Amber Midthunder è un’attrice di origine americana che ha scoperto l’amore per l’arte della recitazione in tenera età. Cresciuta con un padre attore e una madre direttrice di casting, Midthunder ha iniziato la sua carriera sullo schermo molto presto. Il suo primo ruolo è stato all’età di nove anni al fianco di Alan Arkin nel film Sunshine Cleaning. Amber Midthunder ha attirato l’attenzione per la prima volta per il suo ruolo al fianco di Jeff Bridges nel film candidato all’Oscar Hell or High Water. È conosciuta per il ruolo di Kerry Loudermilk nella serie FX / Marvel Legion, diretta dal vincitore dell’Emmy Noah Hawley. Attualmente è protagonista della terza stagione di Roswell, New Mexico e ha ottenuto il primo ruolo da protagonista al fianco di Liam Neeson nel film diretto da Jonathan Hensleigh L’uomo dei ghiacci – The Ice Road. Oltre alla recitazione, Midthunder ha una passione per i diritti degli animali e l’attivismo ambientale.
BENJAMIN WALKER nel ruolo di Varnay
Benjamin Walker è un affermato e premiato attore cinematografico, televisivo e teatrale americano. Ben è stato recentemente nominato per un Tony Award per la sua straordinaria interpretazione di Chris Keller nella commedia di Broadway di Arthur Miller All My Sons. Mostrando la sua capacità di passare da un palcoscenico all’altro, Benjamin ha appena concluso un ruolo da protagonista al fianco di Liam Neeson e Laurence Fishburne nel lungometraggio indipendente L’uomo dei ghiacci – The Ice Road. Benjamin è noto per il suo ruolo da protagonista nel film di Ron Howard In The Heart of the Sea, dove ha recitato al fianco di Chris Hemsworth, Cillian Murphy e Tom Holland. Ben ha preso parte al film acclamato dalla critica Flags of Our Fathers diretto da Clint Eastwood e Muhammad Ali’s Greatest Fight diretto da Stephen Frears. Walker ha anche recitato al fianco di Teresa Palmer nel film della Lionsgate The Choice, basato sul libro di Nicolas Sparks.
Walker è ricordato per aver interpretato l’ultima stagione di Jessica Jones di Netflix con Kristen Ritter. I suoi numerosi crediti teatrali includono il ruolo principale nella produzione di Broadway Bloody Bloody Andrew Jackson, il ruolo di Brick al fianco di Scarlett Johansson in La Gatta sul tetto che scotta e Inherit the Wind al fianco di Christopher Plummer e Brian Dennehy. Walker ha attirato molta attenzione per la sua interpretazione di Patrick Bateman nella produzione a Broadway di American Psycho.
HOLT McCALLANY nel ruolo di Lampard
Holt McCallany è uno degli uomini che lavorano più duramente a Hollywood. Holt ha appena concluso L’uomo dei ghiacci – The Ice Road al fianco di Liam Neeson, e sarà il prossimo protagonista al fianco di Jason Statham in Cash Truck di Guy Ritchie. Apparirà anche nel prossimo Nightmare Alley di Guillermo del Toro. Holt è protagonista della serie Netflix Mindhunter, prodotta da Charlize Theron e David Fincher. Recentemente è anche apparso in Justice League della Warner Bros. Holt ha avuto un ruolo fondamentale in Shot Caller come ‘The Beast’ – l’antagonista di Nicolaj Coster-Waldau “Money”. Holt ha recitato anche in Sully di Clint Eastwood per la Warner Bros., al fianco di Tom Hanks. Holt ha preso parte anche al fianco di Tom Cruise al sequel di Jack Reacher del regista Ed Zwick.
MARTIN SENSMEIER nel ruolo di Cody
Martin Sensmeier fa parte della tribù Tingit e Koyukon/Athabaskan dell’Alaska. È cresciuto in una comunità costiera Tingit nel sud-est dell’Alaska ed è cresciuto imparando e prendendo parte alle tradizioni del suo popolo, portando avanti lo stile di vita di sussistenza che i nativi hanno avuto per migliaia di anni. È ambasciatore sia del Native Wellness Institute, dove sostiene il benessere tra i nativi di tutte le nazioni, sia del Boys and Girls Club of America.
Mentre frequentava il liceo, si è qualificato come saldatore e quando ha compiuto 21 anni è stato assunto sul Doyon Rig, perforando il North Slope in Alaska. Martin ha anche frequentato l’Università dell’Alaska per due anni prima di venire a Los Angeles per seguire la sua passione. I suoi crediti attoriali includono lungometraggi come The Last Man Hunt con Jason Momoa, The Chickasaw Rancher, la miniserie Netflix The Liberator. Ha preso parte a più episodi sia in Yellowstone che in West World. Ha recitato in Wind River diretto dal candidato all’Oscar Taylor Sheridan e recita al fianco di Denzel Washington e Chris Pratt nel western Magnificent Seven. Recentemente ha girato il thriller d’azione L’uomo dei ghiacci – The Ice Road con Liam Neeson e Laurence Fishburne. Martin è anche legato a Star e produce il remake della storia di Jim Thorpe, che è attualmente in lavorazione con Escape Pictures e Angelina Jolie. Martin tiene numerosi incontri in tutto il paese per condividere la sua esperienza di attore nativo americano.
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