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La Paella de marisco
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La paella de marisco (o valenciana) è sicuramente la più conosciuta da noi turisti. Oggi mi cimento in questa preparazione, ostinandomi a prepararla seguendo una ricetta originale valenciana (su Google tutti vantano la “ricetta originale”. Ma ormai siamo scafati e sappiamo che, non solo ogni regione spagnola, ma ogni famiglia, ha la sua “ricetta esclusiva”).

La paella de marisco come la preparo io è sufficentemente complicata che mi piace pensare sia quella originale.

Ma le mie certezze sono cadute quando, durante un week end a Barcellona, e durante la visita immancabile al mercato della Bouqueria, l’ ho vista preparare al momento. Mi trovavo al bancone di uno dei ristoranti all’interno (ristorante è una parola grossa, era un bancone con dietro tutti i fornelli, griglie e pentoloni che friggevano) dove dei velocissimi e incredibili “chef” cucinavano al momento deliziosi piatti di pesce, fra cui la “paella”. Avevano padelle (paelle) di ferro pesante dove in pochi minuti, rigirando in continuazione il riso (per noi un delitto!), insieme al pesce, lo facevano saltare e …voilà , servita. Sicuramente era buonissima, si vedeva dalla “faccia”. Ma ha fatto saltare tutte le mie certezze sull’esigenza di seguire alla lettera le ricette tradizionali. Comunque, proverò anche la versione rapida, ma intanto vi propongo la paella che ho cucinato poco tempo fa.

Ingredienti per 4 persone:

  • Riso Bomba, 320 grammi a persona. Vi dico dove arriva il mio pragmatismo. Non ho trovato il riso Bomba in Italia e l’ho ordinato su Amazon. Non dico il prezzo perché ho voluto dimenticarlo (euro 16,20 per 1 kg)

riso bomba

  • Brodo di pesce (vendono i  dadi al supermercato, io lo trovo all’Esselunga) 640 cc.
  • 8 gamberi.
  • 8 cozze.
  • 1 seppia di media grandezza.
  • 200 gr di vongole.
  • Un po’ di zafferano
  • una manciata di piselli surgelati sbollentati

vongole

Penso che non sia necessario spiegare come metterle sul fuoco per farle aprire, poi si tiene solo il mezzo guscio, 

paella seppie

Le seppie vanno pulite e tagliate in pezzi di 2 o 3 cm

paella gamberi

I gamberi devono essere devenati, ad alcuni potete tenere la testa perché è decorativa

Ingredienti per il soffritto:

Se intendete ripetere l’esperienza, vi conviene fare una dose doppia, metterete una metà in freezer e  vi risparmierete un bel valoro la prossima volta

  • 1 peperone verde
  • una cipolla
  • 1 peperoncino rosso
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 pomodori (che sbollenterete e sbuccerete)
  • 1 cucchiaio di chorizo. Io non l’avevo e l’ho sostituito degnamente con l’anduja calabra. Oppure un pezzo di salciccia piccante napoletana
  • 1 foglia di alloro
  • Olio extra vergine di oliva e sale

Procedimento per la paella de marisco:

  • Nettate i peperoni, la cipolla e l’aglio e tritate tutto insieme

paella soffritto

  • Mettere sul fuoco la padella per paella (capitolo a parte!), con poco olio di oliva, quando si è ben scaldato aggiungere le verdure tritate e il sale. Cuocere fino a quando diventano leggermente dorate (15 minuti), mescolandole ogni tanto
  • Aggiungere i pomodori sbucciati e tritati, insieme al chorizo, o all’anduja (che buona!). Fare amalgamare per 3/4 minuti. Prelevatene una metà che potrete freezzerare per la prossima volta

paella soffritto

  • Preparare il brodo di pesce (o brodo normale, o acqua se non avete altro) portandolo a ebollizione tenendolo pronto
  • Aggiungere le seppie tagliate nella padella con il soffritto, rosolare per 5 minuti
  • Aggiungete i piselli sbollentati

paella piselli e pomodori

  • Aggiungete il riso e mescolate per un paio di minuti
  • Aggiungete il brodo bollente, lo zafferano, l’alloro e le vongole
  • Scuotete la padella per distribuire bene il riso
  • Quando riprende il bollore, appoggiate sulla superficie le cozze e i gamberi, senza mescolarle
  • abbassare la fiamma al minimo e cuocere per circa 18-20 minuti
  • l’ortodossia della paella dice che non si deve più mescolare, al massimo scuotere la padella ogni tanto leggermente

paella

Servire in tavola la paella de marisco

  • se tutto ha funzionato bene, il riso deve aver assorbito tutto il brodo, essere leggermente al dente, ma ben cotto. Se così non fosse, usiamo i trucchi che conosciamo: se c’è troppo brodo, alziamo la fiamma fino a completo assorbimento. Se il riso è ancora duro, aggiungere il brodo (o acqua) sempre bollenti
  • Spegnare la fiamma, coprite con un foglio di alluminio (o una coperchio grande se l’avete),  lasciate riposare 5 minuti
  • servite in tavola direttamente la padella (o paella), dove ogni commensale si servirà direttamente. Oppure fate voi le porzioni dividendo equamente riso, frutti di mare, seppie e gamberi

Come è  riuscita la mia paella di  marisco?

Non tutte le ciambelle riescono col buco, e non tutte le paelle sono cotte a puntino. Io per paura che il riso non cuocesse, l’ho tenuto sul fuoco qualche minuto in più. Il sapore era ottimo (e ci  mancherebbe con tutti quei super ingredienti!) ma il riso era un po’ troppo cotto). Quindi fate molta attenzione alla cottura.

La padella da “paella di marisco”

Sapete tutti che “paella” vuol dire semplicemente “padella”. Io vi consiglio, solo se pensate di usarla abbastanza spesso, la vera padella in ferro, pesante, da trattare con cura. Non va mai lavata con acqua, ma strofinata con carta cucina imbevuta di olio fino a completa pulizia. Poi si ripone con un’ultima passata di olio pulito e avvolta in carta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Maruska
Ha una certa età, ha lavorato per quarant’anni nel mondo del beauty, sia dalla parte dell’editoria che da “dietro le quinte”. Ha conosciuto tutti, o quasi, i produttori di cosmetici, i creatori di profumi, le fabbriche dei contenitori e degli imballaggi e tutti, o quasi, i profumieri italiani. Ama moltissimo il make-up, cura la pelle ma senza ossessione
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