E’ un inestetismo che interessa soprattutto le pelli sottili, delicate e chiare. Si accentua con gli sbalzi di temperatura dal freddo al caldo, la digestione, con le forti emozioni, con le “tempeste” ormonali. E si cura in questa stagione, quando il termometro scende. Non è solo una questione di età. La couperose è un inestetismo che può colpire anche in età giovanile e poi si evidenzia con il passare del tempo. E non è nemmeno soltanto una questione di pelle, anche se quelle chiare, sottili, secche sono le più colpite. La couperose ha diverse cause scatenanti e molti elementi che possono peggiorarla. Interessa soprattutto la zona delle guance, i lati del naso, la fronte, dove la cute è maggiormente “foto esposta”, dove è più sottile e dove si evidenziano di più le componenti emotive ed ormonali. Più raramente, e solo in età matura, questo inestetismo può estendersi anche al collo e al décolleté. Ma cos’è esattamente la couperose e quali sono le cause? Ne parliamo con la Dottoressa Paola Caminiti, Medico Estetico a Saronno (VA).
“La couperose – spiega Caminiti – è un problema legato alla vasodilatazione dei capillari: il frequente flusso di sangue al viso (è questa la causa del “rossore”) provocato dal caldo, dagli sbalzi di temperatura freddo/caldo, dalla emotività e dai processi digestivi, dilata i capillari del viso che, a lungo andare, perdono elasticità e restano dilatati”. “Le cause sono diverse – continua Paola Caminiti: “Innanzitutto la couperose dipende dal fototipo di pelle: un fototipo chiaro con pelle e occhi chiari, è quello più a rischio perché reagisce di più alle stimolazioni dei raggi solari ed è quindi più predisposto rispetto a chi ha pelle e capelli scuri, con abbondante melanina protettiva. Inoltre è fondamentale la predisposizione ereditaria: se la mamma o la nonna è affetta da couperose, la figlia può sviluppare lo stesso inestetismo. Poi ci sono dei fattori aggravanti, quali trattamenti aggressivi per l’acne, troppo sole, l’uso smodato delle lampade abbronzanti senza adeguate protezioni. A questo si aggiunge anche il rossore del viso causato dalle emozioni”.
Le vampate scatenate da stati emotivi si chiamano “flushing” (il primo manifestarsi del rossore improvviso) e se sono prolungate e frequenti possono causare una vasodilatazione permanente. “Inoltre, hanno un ruolo importante anche gli ormoni” – prosegue Caminiti: “Durante il periodo mestruale, la menopausa, la gravidanza e con l’assunzione della pillola anticoncezionale o degli ormoni per la terapia sostitutiva si ha una ritenzione idrica e una maggiore vasodilatazione che provoca gonfiori e automaticamente una maggiore dilatazione dei capillari causando gambe gonfie e pesanti e venuzze rosse sul viso”.
Protezione su misura
La couperose necessita di cure ed attenzioni costanti. I cosmetici non fanno scomparire le tipiche ragnatele rosse che colorano il viso, ma possono evitare che questi rossori si accentuano con i cambiamenti di temperatura. “I prodotti specifici anticouperose, riducono infatti lo stato congestivo che porta al rossore”, chiarisce Caminiti, che aggiunge: “I prodotti cosmetici svolgono un’azione preventiva. Sono ricchi di principi attivi che agiscono proteggendo i capillari e rinforzandone le pareti. Svolgono anche un’azione decongestionante, quindi riducono l’arrossamento e in più contengono filtri di protezione sui raggi solari, in particolare sugli ultravioletti. Inoltre, molti dei prodotti mirati associano a queste caratteristiche anche sostanze antiossidanti come la vitamina C, per ridurre i danni dei radicali liberi che agiscono negativamente non solo sull’invecchiamento della pelle, ma anche danneggiando le pareti dei vasi. L’azione protettiva e lenitiva sulla pelle deve continuare anche di notte con l’utilizzo di prodotti mirati a questo problema”.
Come eliminare la couperose
I prodotti cosmetici possono tenere sotto controllo la couperose, ma non riescono a risolverla, possono solo mitigarla. Allora, che cosa fare per cancellare questo inestetismo? La prima cosa è affidarsi a medici esperti. Sottolinea Paola Caminiti: “Una metodica per eliminare i capillari è la diatermocoagulazione (un apparecchio messo a punto dalla moderna tecnologia che utilizza corrente alternata ad alta frequenza) il cui obiettivo, attraverso il calore, è quello di coagulare i vasi capillari. Un’altra tecnica, altrettanto valida, è il laser che agisce in modo selettivo solo sulla zona da trattare. Un raggio luminoso molto preciso, è in grado di agire specificamente – e in modo assolutamente indolore – sul piccolo capillare, senza danneggiare le cellule della pelle. Grazie a queste metodiche, conclude Caminiti: “La couperose scompare, ma è importante ricordare che la pelle non ho perduto la sua sensibilità e i vasi la loro tendenza a sfiancarsi. E’ quindi buona norma seguire anche le precauzioni già accennate precedentemente”.
Quando si pulisce la pelle bisogna evitare l’aggressione dell’acqua calcarea del rubinetto. Non usare il sapone classico: è troppo forte per la pelle delicata e tende ad inaridirla maggiormente. E’ meglio usare un latte detergente, ricorda la Dottoressa Paola Caminti, le acque micellari, e le lozioni detergenti senza risciacquo.
Info: Dottoressa Paola Caminiti
Medico Estetico a Saronno (VA)
e- mail: info@caminitimedicalspa.it
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