Nascosti. Dietro ad uno schermo. Dietro ad una falsa identità. Se negli anni ’90 dovevamo avere paura dei così detti ” bulli”, ora dobbiamo spaventarci di una forma di bullismo 2.0: i cyberbulli.
Cos’è il cyberbullismo
Con questo termine si vogliono indicare tutti i fenomeni legati alla rete che rendono vittime i ragazzi di insulti o che fanno circolare materiale hot senza il loro consenso. Foto, video hard o in cui i compagni di classe picchiano un indifeso, messaggi e mail inviate sotto falso nome. Un fenomeno molto ampio grazie al facile accesso dei giovani ai social network. E anche al mancato controllo dei genitori, poco presenti oppure disinformati in materia di Facebook o Twitter. Il problema è che il gesto violento non si esaurisce con la pubblicazione di una frase o di uno scatto. Anche una volta cancellate, le immagini potrebbero essere sempre rintracciabili ed inoltre tutte le persone che hanno ricevuto via messaggio una determinata foto potranno farne l’uso che desiderano. Il cyberbullismo è un male difficile da controllare e da estirpare
Casi
Carolina aveva solo 14 anni quella notte in cui si è buttata dalla finestra della sua stanza di Novara. Era tornata da poco da una festa in cui, forse, i suoi compagni l’avevano filmata ubriaca mentre flirtava con qualcuno. E lei, per paura che il filmato venisse diffuso in rete, si è tolta la vita. Carolina è solo una delle vittime del cyberbullismo. In giro per il mondo sono tante le ragazzine minorenni che si sono suicidate perché non reggevano il peso della vergogna, dei ricatti. Amanda in Canada, Anna in Gran Bretagna, Michael perché accusato ed insultato perché gay. Storie di debolezza e disperazione, come quella raccontata nel film ” Disconnected“, in cui un ragazzo subisce le umiliazioni dei compagni di classe che si erano finti una giovane innamorata di lui. Dallo scherzo si finisce presto in tragedia. L’ultima ragazza, che per fortuna non è arrivata a compiere il gesto estremo, è la dodicenne picchiata, a Torino, da una diciassettenne. Le amiche della bulla riprendono tutto e il video finisce sui social.
Ricerche
Si è da poco tenuto a Barcellona un importante convegno sull’argomento: ” Come combattere il cyberbullismo“. Dagli ultimi dati di un sondaggio Ins@fe, ben il 20% dei ragazzi chiama i numeri verdi dedicati per chiedere aiuto contro il bullismo in rete. Il dato agghiacciante è che sarebbe aumentato il numero delle ragazze che compie atti di bullismo su internet. La polizia postale ha creato centri in cui poter segnalare gli episodi e in tutta Italia stanno nascendo luoghi per informare anche i genitori sul tema. “Nel 2014 sono infatti raddoppiate le denunce per i reati di cyberbullismo”, fa sapere la polizia postale.
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