Direttamente dagli anni ’60 ritorna la “riga” sugli occhi, come si diceva allora.Se avete visto in televisione “dadada” o “Tichetichetetà” (Rai 1 quest’estate), gli spezzoni di vecchi spettacoli, avrete notato che ce l’avevano tutte. Mitico il trucco di Mina, niente sopracciglia e occhi esagerati. Si può fare con l’eye-liner, ma ci vuole mano molto ferma. Meglio con la matita, bene appuntita per non avere un effetto sbavato e “sporco”. L’effetto, poi, con il tratto di matita, è vellutato e intenso. C’è un solo problema, ve lo dico per esperienza. Quando ci si abitua ad avere l’occhio così truccato, è difficile tornare indietro. L’effetto “occhio da pesce lesso” è difficile da superare se non dopo un’adeguata disintossicazione!
Istruzioni per l’uso:
Non abbiamo paura del nero e di tutte le sue sfumature. Nel trucco degli occhi regala fascino e mistero. Ma possiamo usarlo bene o male. Male quando applichiamo solo la matita nera (spuntata) per un contorno dell’occhio veloce. Il risultato è spesso un sfumatura indefinita, dopo un’ora l’effetto è “ieri sera non mi sono tolta il trucco”, che non valorizza certamente gli occhi. Se nero deve essere, esageriamo. Come?
1) Prepariamo le palpebre con un tocco di primer
2)Con la matita (temperata!) disegnamo il contorno della palpebra inferiore e superiore
3) Adesso applichiamo l’ ombretto: possiamo scegliere una delle sfumature del nero (viola, blu, antracite) e, con il pennello piatto, stenderlo sfumando con il pennello (anche le dita vanno benissimo) sopra e sotto. Sulla palpebra superiore possiamo esagerare, intensificando l’effetto verso l’esterno dell’occhio e sfumando verso le tempie. Il mascara è d’obbligo, meglio in due passate.
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