Da pochi anni è letteralmente esploso il fenomeno delle B.B., creme colorate per il viso che promettono da 5 a 10 risultati. L’effetto più attraente è quello di coprire, con leggerezza, micro difetti o imperfezioni del viso. Ma perché questo nome? La prima crema BB (Blemish Balm) fu creata in Germania dalla Dottoressa Christine Schrammek, specialista in dermatologia. A base di Pantenolo e Bisabolo, curava la pelle irritata, i pori dilatati , gli arrossamente ed è stata inizialmente utilizzata come lenitivo dopo interventi al laser o di chirurgia estetica. Il termine “blemish balm” è coperto dal diritto d’autore, ma la sigla può essere variamente interpretata: Balm, Base, Beauty, Beblesh….. Le prime entusiaste utilizzatrici del prodotto sono state le attrici coreane e dall’Asia la moda è arrivata in Europa. In effetti, è l’uovo di Colombo: perché aspettare le fatidiche due, tre, quattro settimane per vedere effetti visibili sulla nostra pelle di creme specifiche più o meno costose? Tutte le B.B. vantano almeno da 5 a 10 promesse (anti-età, idratare, nutrire, anti-radicali liberi, anti-radiazioni UV, ecc.), e coprono con un effetto pelle nuda i micro difetti della pelle. Ora sono formulate anche per pelli normali, grasse o secche e spesso sono declinate in più tonalità. Controindicazioni? Poche, se non quelle di non affidarsi all’effetto coprente e continuare a usare i prodotti specifici per la nostra pelle per la detersione e la cura. Usiamole tranquillamente come unico prodotto solo quando abbiamo pochissimo tempo o…..vent’anni o poco più.
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